
In questo ambito avrebbe potuto fare molto meglio. Non so se è per via del fatto che il libro è diretto a persone piuttosto giovani o se la scrittrice proprio non sa descriverli bene, ma a me non sono sembrati la metà terrificanti di quello che dovrebbero essere e di come li pensavano i personaggi. Le altre creature presenti sono invece i Troll.

Non mi pare di aver mai letto una cosa del genre in giro, e mi pare piuttosto interessante (ma, come ho detto, non sono molto ferrata sulle fate). Le fate, in questo libro, sono anche divise in quattro categorie, derivate dalla stagione in cui sono nate, ed hanno caratteristiche particolari limitate solo alle fate nate in una certa stagione. Di fatto, l'episodio che scatena tutta la catena di eventi successivi è la cresciuta di un fiore sulla schina di Laurel. È un concetto interessante che però la Pike utilizza in modo strano. Le ha anche descritte in modo diverso, rendendole molto meno umane e più legate alle piante. Aprilynne Pike ha deciso invece di rivisitare la cosa, facendole diventare fondalmente buone, per ora, e mettendole a difesa del loro regno. Oddio, non una bellissima lettura, ma non lo schifo che pensavo.ĭi solito parlando di fate si ci concentra sul loro essere creature ambigue, di solito piuttosto malvagie e manipolatrici. Riguardandolo, il fatto che ci sia un commento di Stephanie Meyer non prometteva nulla di buono (odio profondo per Twilight e compagnia bella), ma alla fine non si è rivelato malaccio. Questo libro era di mia sorella, e non mi ricordo perché l'ho messo nella mia TBR sinceramente. Penso che questo (assieme al libro che recensirò giovedì) sia il primo che leggo a riguardo, se non si contanto i libri di Shadowhunters in cui le fate comunque appaiono. Ma non quanto quello che succede improvvisamente al suo corpo e che la porterà a scoprire chi è davvero e qual è la sua missione.Īllora, devo dire che le fate non sono esattamente il mio forte.

Ora che si sono trasferiti, i genitori la fanno andare in una scuola normale, cosa che certamente la destabilizza. La giovane Laurel è una ragazza particolare: il suo corpo riesce ad ingerire solo frutta e verdura, non mostra i segni tipici dello sviluppo della sua età, e ha passato tutta la sua vita a studiare a casa.
